Grattacheccaro
Bibitaio, venditore di bevande fresche al banco. Gestore di chiosco fisso, situato nei punti di maggior traffico pedonale, nelle adiacenze quindi di mercatini, scuole, teatri, arene sportive, giardini pubblici e luoghi turistici. Il “Grattacheccaro” mestiere abbastanza diffuso fino a qualche anno fa, è oggi in forte diminuzione. Pochi sono infatti gli esercenti a chiosco fisso rimasti a Roma. Un tempo esercitavano soltanto d’estate, da giugno a tutto settembre, il chiosco presentava un’invitante facciata, addobbata di arance, limoni, noci di cocco e bottiglie di sciroppo. All’interno, sistemata in un angolo fresco, una colonna di ghiaccio pronta ad essere grattata da una sorta di pialla metallica, qualche passata veloce e robusta di quell’attrezzo sulla colonna e la “gratta checca” era bell’e pronta. Bastava aggiungere gli sciroppi di gradimento, misurati con parsimonia o in abbondanza, a seconda delle possibilità economiche del cliente e il gioco era fatto per la delizia del palato. Oggi i bibitai sono perlopiù ambulanti motorizzati, ma raramente propinano grattachecche.